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LA TORTA

25/06/2020 Blog, Matrimoni

La scelta della torta è sicuramente una delle parti più   “dolci” della pianificazione di un evento e quindi  deve essere fatta con cura. Non si tratta infatti di un semplice dolce , ma è il momento in cui tutti gli ospiti sono rivolti verso gli sposi posizionati dietro agli strati di crema, glassa di zucchero e deliziose decorazioni. Quando i promessi sposi devono scegliere la torta, bisogna che tengano conto di alcune importantissime sfumature: il tema e lo stile, il mood, i colori, i gusti e le preferenze perché questa rifletta la loro personalità. Una wedding planner accompagna sempre gli sposi in questa zuccherosa scelta ,  è   uno dei momenti che adoro di più. Le mie torte  sono tutte diverse  poiché si integrano completamente con lo stile, il tema, il mood, i colori e i fiori, sono tutte a piani , dalla nude cake adornata da me con frutta e fiori di stagione, dalla classica bianca in pasta di zucchero con fiori freschi e decorazioni, alla glassata minimal, alla painting cake dipinta davanti agli sposi e agli invitati se volete stupire  fino alla torta montata con  panna e cioccolato oppure ad una mega delizia al limone se vi sposate in costiera amalfitana. Non manca mai il topper cake realizzato a mano con lo stesso materiale che ho usato per il flut, per le candele , per il segnaposto, per il cadeau , insomma la mia wedding cake attraversa tutto l’evento fino la taglio , già, perché anche  la paletta è DIVERSA.

Ma quando nasce la torta ?  I matrimoni sono sempre stati festeggiati sin dall’antichità, tutte le civiltà a partire dagli antichi greci, impastavano torte con farina e miele chiamate plankuntes o pemmata e venivano offerte proprio durante il banchetto nuziale. Una porzione veniva data alla sposa insieme ad un dattero e una mela cotogna, simboli di fertilità. I romani invece, erano soliti preparare un dolce a base di orzo che lo sposo spezzava con le mani per poi cospargere il capo della moglie con le briciole poi mangiate dagli invitati: un rito che rimanda al defloramento della vergine , alla sua sottomissione e all’augurio di una prole numerosa. E ‘ nel medioevo che nasce la torta alta creata assemblando piccoli pani o biscotti portati dagli invitati durante il banchetto, più alta era la torta e più alto era il numero di persone vicine agli sposi. In Inghilterra addirittura se gli sposi riuscivano a baciarsi sporgendosi al di sopra dell’ultimo ostacolo senza farlo cadere, era segno di buon auspicio. In Francia  nel XVII secolo uno chef denominò questo tipo di torta composta da pani dolci legati con del caramello  croquenbouche che oggi forma l ‘ultimo piano. Per arrivare alla torta completamente bianca , dobbiamo aspettare l ‘800 in Inghilterra: il bianco vuole rappresentare il candore, la purezza virginale , ma anche il benessere della famiglia della sposa ; lo zucchero raffinato era all’epoca molto costoso , quindi più chiara era la torta, più ricca era la sua dote. Il nome royal icing , ghiaccia reale, deriva proprio dalla bianca torta nuziale della regina Vittoria , che, recandosi all’altare vestita solo di bianco lanciò la tradizione del classico abito bianco da sposa. Durante il banchetto furono offerti molti dolci, ma la torta misurava quasi tre metri di diametro e pesava 140 chili. Sulla sommità ospitava la figura della dea Britannia , del re e della regina.

Oggi le torte nuziali sono diventate vere e proprie sculture in tante forme e gusti: a piani, piramidale o all’inglese, all’americana, a monoporzione la scelta è soggettiva ma inerente principalmente alla stagione e al tema dell’evento. Io consiglio sempre una torta circolare poiché simboleggia le fedi e quindi l’amore eterno e indissolubile; i piani invece rappresentano gli scalini della vita che i due sposi da quel momento dovranno percorrere insieme, in genere sono 3 o 5 ma per chi vuole esagerare si possono raggiungere anche i 7 piani , tutti composti da più torte sovrapposte fra di loro grazie ad una struttura apposita . Il taglio della torta ha anch’esso un significato dedicato soprattutto alla sposa : è con quel gesto infatti, che diventa ufficialmente la padrona di casa della nuova famiglia , il coltello dovrà essere impugnato dalla sposa , mentre lo sposo la aiuterà appoggiando la propria mano su quella di lei confermandole sostegno e protezione. Successivamente la sposa dovrà servire la prima fetta al marito in segno di amore e di dedizione dopodiché, secondo la tradizione, si serviranno altre quattro fette secondo un ordine ben preciso : la seconda fetta alla suocera, la terza alla propria madre, la quarta al padre dello sposo e la quinta al proprio padre.

Dopo tutti gli ospiti possono gustarla. Il galateo vuole che gli invitati non devono salutare gli sposi prima del taglio della torta che, di solito avviene in un posto diverso magari in un giardino se ci troviamo in una tenuta, su un terrazzo panoramico con uno sfondo suggestivo, a bordo di una piscina , in una corte se parliamo di un castello, su una spiaggia ,ma se proprio deve avvenire in una sala, assicuratevi di un tavolo circolare come la torta, di una bella tovaglia magari diversa da quelle usate per la mise en place, e che tutti gli ospiti vi possano vedere ed emozionarsi con voi. Non può mancare la vostra colonna sonora d’amore come sottofondo musicale. L’importante è dare a questo prezioso momento quella giusta armonia e quell’equilibrio delicato che fa tutt’uno con il contesto ambientale e dunque con lo stile scelto per l’evento.

Una festa senza torta è un incontro e basta….festeggiamo sempre!